Professor of Italian
[email protected]Office Information:
4004 MLB
Italian; Romance Languages & Literatures; Tenure-track; Faculty
Education/Degree:
Ph.D., Italian Studies, Harvard University, Cambridge, MA, 1994M.A., Italian Studies, The University of British Columbia, Vancouver, Canada, 1990
Laurea, Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Firenze, Italy, 1984
Scritture minori. Letteratura, linguaggio politico e pratiche di resistenza
Vincenzo Binetti
L’intento di questo lavoro è indagare e problematizzare tensioni conflittuali e produttive tra lingua letteraria, linguaggio politico e pratiche di resistenza: un tentativo, in altre parole, di immaginare in qualche modo la produzione intellettuale e culturale come strumento politico potenzialmente capace di destabilizzare narrazioni egemoniche e normative, e produrre così nuove forme e pratiche rivoluzionarie che aspirino a considerare il linguaggio come parte integrante di un continuo processo di trasformazione della società in cui viviamo. Il ruolo dell’intellettuale, il rapporto tra letteratura...
See MoreRoberto Esposito’s The Origins of the Political. Hannah Arendt or Simone Weil?
Vincenzo Binetti and Gareth Williams, Translators
In this book Roberto Esposito explores the conceptual trajectories of two of the twentieth century's most vital thinkers of the political: Hannah Arendt and Simone Weil. Taking Homer's Iliad--that "great prism through which every gesture has the possibility of becoming public, precisely by being observed by others"--as the common origin and point of departure for our understanding of Western philosophical and political traditions, Esposito examines the foundational relation between war and the political.
Drawing actively and extensively on Arendt's and Weil's voluminous...
See MoreCittà nomadi. Esodo e autonomia nella metropoli contemporanea
Vincenzo Binetti
In questo libro si esplorano alcuni testi del Novecento letterario italiano dal punto di vista della città. Ognuno di essi è dunque oggetto di una riflessione critica sullo spazio urbano. In questo modo l'autore ci offre, non solo una nuova prospettiva per leggere alcuni importanti lavori narrativi, ma anche gli elementi per percepire in modo diverso il percorso della nostra tradizione letteraria. Mettendo in evidenza il rapporto che questi testi hanno con lo spazio urbano, l'autore rivela una serie di relazioni conflittuali non solo con la modernità (e la sua crisi), ma anche e soprattutto ...
See MoreCesare Pavese: una vita imperfetta. La crisi dell'intellettuale nell'Italia del dopoguerra
Vincenzo Binetti
Vincenzo Binetti propone in questo volume un profilo di Pavese come intellettuale che si distingue per chiarezza d'intenti. In tempi recenti si è approfondito soprattutto il discorso sulla scrittura di Pavese, e stanno uscendo i materiali necessari per l'analisi della formazione complessa, e mai soddisfacente per l'autore, di questa scrittura.
Con questo libro si ritorna a discutere l'ideologia di Pavese, o meglio la sua difficile collocazione nella cultura e nella politica italiana dell'immediato secondo dopoguerra. In altri termini, non si perde di vista, ed è un bene, l'impatto...
See MoreBill Ayers's Fugitive days. Memorie dai Weather Underground
Vincenzo Binetti and A. Terradura, Translators
«Molti erano studenti, altri erano hippy, freak e gente di strada, alcuni erano intellettuali, altri anarchici, ribelli, socialisti, comunisti di ferro [...] eredi dei formidabili beatnik, poeti, liberi pensatori, artisti, rocker, digger, wobblies», afferma Bill Ayers, uno dei principali protagonisti del '68 statunitense, nel raccontare la nascita e lo sviluppo delle lotte per i diritti civili, i movimenti dei neri, la contestazione degli studenti, l'opposizione alla guerra in Vietnam, insomma quel particolare momento politico e culturale dal quale sarebbe emersa una delle organizzazioni più...
See MoreGiorgio Agamben's Means without End: Notes on Politics
Vincenzo Binetti and Cesare Casarino, Translators
In this critical rethinking of the categories of politics within a new sociopolitical and historical context, the distinguished political philosopher Giorgio Agamben builds on his previous work to address the status and nature of politics itself. Bringing politics face-to-face with its own failures of consciousness and consequence, Agamben frames his analysis in terms of clear contemporary relevance. He proposes, in his characteristically allusive and intriguing way, a politics of gesture-a politics of means without end.